Caran d’Ache + Klein Blue®, un incontro all’insegna di un blu infinito.
Fin dal 1915, Caran d’Ache sublima il suo amore per il colore attraverso strumenti di disegno e scrittura d’eccezione. Oggi la manifattura ginevrina rivela questa arte nella sua forma più pura con la collezione inedita Caran d’Ache + Klein Blue®. La celebrazione di uno degli artisti più stupefacenti della sua generazione è resa possibile grazie all’unicità delle competenze e dell’esperienza della maison di Ginevra.
Caran d’Ache e Yves Klein sono legate intimamente sotto più di un aspetto. Partendo da un fascino comune per il colore e un desiderio di esprimersi attraverso il disegno e la scrittura, si pongono la stessa missione: celebrare i gesti, il pensiero e la personalità dell’artista.
La passione per il colore nella sua forma più pura
Noto in tutto il mondo per le sue opere monocromatiche, Yves Klein è una fonte di ispirazione immutabile da diverse generazioni in virtù di una visione artistica che ha segnato la storia. Le sue opere monumentali danno una dimensione spirituale al colore. Non a caso si parla di colore al singolare, perché si tratta di un singolo colore, la sua tinta universalmente riconoscibile, un blu unico nel suo genere che ha ribattezzato IKB (International Klein Blue). Un colore profondo e astratto, una gradazione oltremare estremamente saturata che evoca costantemente l’infinito.
Dopo la fama acquisita con la sua tonalità di blu, Yves Klein moltiplica le sue modalità espressive, scrivendo con penne a sfera o stilografiche e disegnando con matite colorate o con mina in grafite. Una creatività sfrenata che si abbina alla perfezione a Caran d’Ache, che da generazioni si rinnova continuamente per offrire a tutti una varietà di strumenti e colori.
Questa esperienza è stata notata dagli Archivi Yves Klein, che hanno fatto di Caran d’Ache il marchio in grado di illustrare la profondità dell’IKB. Ecco quindi sette dei prodotti iconici della Maison ginevrina in una collezione limitata inedita decorata all’insegna del blu infinito: è così che nasce Caran d’Ache + Klein Blue®.
L’incontro di 7 icone attorno all’infinito blu
Per celebrare la creatività in tutte le sue forme e per tutti gli usi, sono addirittura sette i prodotti iconici che sono stati trasformati in uno spazio infinito. Una collezione nella quale la bellezza e la potenza del blu oltremare si fondono con la passione e le competenze della Maison Caran d’Ache per offrire il più bello degli omaggi a Yves Klein.
Gli appassionati di bella scrittura e design saranno felici di scoprire le matite in grafite rivestite del blu dell’artista.
Anche l’iconico temperamatite, in edizione limitata a 5’000 esemplari, si tinge per l’occasione di questo blu mitico.
Anche l’iconica penna a sfera 849 si veste di un mantello blu profondo con l’impronta dell’artista. Dotata di una cartuccia Goliath ricaricabile, è riutilizzabile all’infinito.
Una metamorfosi artistica che si estende anche a Fixpencil. Grazie alla mina blu acquerellabile che integra la B in grafite, consentirà alle anime creative di applicare il leggendario blu di Klein. Questo strumento in alluminio creato nel 1929 è ideale per gli schizzi spontanei, i disegni di dettagli e i giochi d’ombre e di sfumature.
La collezione Léman fa un’eccezione alla sua ispirazione lacustre per lasciarsi impregnare di un blu profondo, astratto, saturato e oltremarino. Le competenze ancestrali in materia di laccatura degli artigiani della Maison Caran d’Ache valorizzano il corpo di questi strumenti di scrittura con un blu oltremare opaco.
Due accessori dalle finiture delicate, le cui curve tornite offrono un’ergonomia ineguagliabile e un’estetica decisamente moderna. Dotata di un pennino in oro a 18 carati, la penna stilografica si presenta in un elegante cofanetto, accompagnata da un portainchiostro abbinato.
La prima vocazione di Yves Klein, nato nel 1928 a Nizza, è stata quella di judoka. Nel 1954 però si è dedicato definitivamente all’arte, avviando la sua «Avventura monocroma». Animato dall’ideale costante di «liberare il colore dalla prigione della linea», Yves Klein si dedica alla monocromia, che per lui è la sola maniera di dipingere che consente di «vedere ciò che l’assoluto ha di visibile».
Nella sua ricerca di immaterialità e infinito, Yves Klein adotta il blu oltremare come veicolo. Il suo blu più blu del blu, che denomina «IKB» (International Klein Blue), irradia una vibrazione colorata che non si limita a catturare lo sguardo dello spettatore. È lo spirito stesso che vede attraverso gli occhi.
Tra maggio 1954 e il 6 giugno 1962, data della sua morte, la vita di Yves Klein brucia per realizzare un’opera fiammeggiante che lascia il segno su un’epoca e risplende di luce propria ancora oggi.